IMPRINTING

 Le marche per me sono sempre state Casa. Ogni anno, le mie estati hanno come tappa Grottammare, un paesino a due passi dal mare, in provincia di Ascoli Piceno; e ancora oggi a distanza di 24 anni sono ancora lì. Prima ancora che nascessi, i miei nonni materni decisero di acquistare questa piccola casetta, un po' diroccata e malconcia, ma ancora oggi in piedi nonostante i tanti terremoti che purtroppo colpiscono questa zona. Questo perché al paese adiacente, San Benedetto del Tronto, abitavano molti dei parenti di mia nonna e questo le permetteva, almeno in estate, di fargli visita e di passare del tempo con loro.  

Il nostro è sempre stato un rapporto di odio e amore, non sono mai riuscita a farmi amicizie durature, forse perché quando ero più piccola in casa vi era sempre un viavai di nonni, zii, cugini, cugini dei miei cugini e zii dei miei zii, e quindi non ho mai sentito la necessità di trovali. Nel corso degli anni però questo viavai è sempre più diminuito fino a scomparire del tutto e io mi sono sempre più sentita sola e abbandonata.

Vi chiedere perché allora continuo ad andarci? Perché per me è pur sempre casa e la casa non si abbandona mai. Lì ho scoperto la bellezza dello stare soli, vivendo a Roma infatti, non siamo più abituati al silenzio e alla solitudine, ma siamo circondati da persone super indaffarate che corrono da una parte all’altra, che non hanno tempo per se stessi. Ho imparato invece a parlare proprio con me stessa e ad ascoltare i miei pensieri, seduta sugli scogli mentre guardo il cielo cambiare colore durante il tramonto con il suono delle onde del mare che si infrangono sulle rocce.

Una delle cose che amo di più di Grottammare è il suo lungomare, una lunga passeggiata di 3 km accanto al mare, circondata da palme; quando mi sento triste o con tanti pensieri per la testa, scendo in garage, prendo la mia bicicletta e con le cuffie nelle orecchie inizio la mia pedalata lungo tutta la costa. Conosco ormai il paesaggio a memoria, eppure mi emoziona ogni volta di più.

Camminare per le strade del paese mi riporta sempre un po' a quando ero piccola. Ogni volta che passiamo davanti al trenino mia madre mi racconta della bambina capricciosa e testarda che ero, quando urlavo perché era finita la corsa e non volevo più scendere. La cosa divertente è che su quel trenino ci sono poi risalita qualche anno fa per accompagnare la mia piccola cuginetta, anche lei innamorata di quelle giostrine che facevano il giro della piazza e per un attimo sono tornata alla me di venti anni fa.

Raccontare tutte le emozioni che mi scorrono in corpo quando mi trovo lì non è facile, e forse non mi basterebbe neanche un blog intero. E’ bello avere un luogo che puoi chiamare Casa, anche se proprio casa non è dato che passo i restanti 351 giorni a Roma, ma è il luogo della mia infanzia, è il luogo dove sono cresciuta, dove ho scoperto il mare, dove ho imparato a nuotare e dove mi sono sbucciata ginocchia e ginocchia per imparare ad andare in bicicletta. Per me sono queste le cose che definiscono un luogo CASA indipendentemente dal tempo in cui ci passi; e sono contenta di aver trovato un posto così, perché questi posti fanno sempre bene al cuore.

Luogo dell'imprinting

Questa immagine rappresenta quello che per me significa Grottammare: un luogo di crescita e di sviluppo; un luogo che mi ha visto nascere e diventare quella che sono oggi; un luogo dove ho imparato a conoscere me stessa, ad ascoltare il rumore del mare e ad apprezzare il silenzio.

ACCOGLIENTE - PAESAGGISTICO

Caratteristiche progettuali: uno schizzo molto semplice e veloce per rappresentare ciò che voglio incorporare nel mio progetto, ossia l’acqua. Deve diventare parte integrante di noi, del nostro quotidiano, non deve più essere una barriera da cui scappare, ma una connessione tra la natura, l’architettura e l’uomo.  


 

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