“UNLost” un territorio non più perso e disperso alla vita, alla cultura e alla città

“44 aree abbandonate, sottovalutate, derelitte e quindi appartenenti alle grandi categorie dei vuoti urbani” 

I romani, soprattutto noi abitanti delle periferie, abbiamo vissuto in questi anni un generale scadimento della qualità di vita. Il quartiere si è sviluppato tralasciando la qualità, la progettazione e gli interventi sullo spazio pubblico, dove si rivelano marciapiedi e spazi verdi assenti, mancanza di parcheggi, scarsa illuminazione. In generale, standard urbanistici inadeguati rispetto al numero delle abitazioni costruite e degli abitanti. Una periferia che si è costruita da sola, dove l’assenza di un progetto pubblico, dovuta a una mancanza di istituzioni e di fondi necessari, ha permesso che fosse l’egoismo privato a prevalere sui quartieri, andando quindi a mettere in primo piano un uso privato degli spazi, sottraendo risorse e aree che sarebbero potute essere pubbliche e per la collettività della città. Le periferie romane sono anche luoghi abbandonati dalla politica; sembra che non ci sia più un soggetto che se ne faccia carico o anche banalmente si preoccupi di affrontare le situazioni di disagio.

Roma sud ha promosso iniziative culturali, dibattiti pubblici e percorsi educativi nelle scuole per denunciare le tristi condizioni di questi quartieri periferici. Eppure tutte queste iniziative sembrano non richiamare mai la giusta attenzione a chi di dovere; e allora si continua a vivere cosí, tra un degrado e l’altro, tra opere iniziate e mai finite che diventano una casa per chi non ne ha, tra rifiuti che iniziano ad invadere qualsiasi spazio pubblico rimasto, tra il menefreghismo delle istituzioni e purtroppo anche tra la criminalità che pian piano inizia a invadere ogni angolo dei nostri quartieri, facendoci sentire non protetti in qualsiasi momento della nostra giornata. 

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